Il movimento anti-fascista si costituisce parte civile contro Alba Dorata

mixaloliakos_gada_2(Traduzione di AteneCalling.org, 20/4/2015. Inizialmente pubblicato su jailgoldendawn.com)

Questo sviluppo non sarebbe stato possibile senza la mobilitazione continua di migliaia di anti-fascisti durante due decenni e, sicuramente, non senza l’esplosione anti-fascista seguita al brutale omicidio di Pavlos Fyssas da parte del membro di Alba Dorata Giorgos Roupakias a Keratsini, nel settembre 2013.

Il governo, la polizia, i tribunali e tutte le “istituzioni” coinvolte hanno palesemente tollerato – se non sostenuto – le attività dei neonazisti fino alla sera dell’omicidio di Pavlos. L’inattività dello Stato di fronte all’omicidio razzista di Shezhad Luqman da parte di membri di Alba Dorata il 17 gennaio 2013 a Petralona, la mancanza di arresti persino dopo l’attacco omicida contro i sindacalisti del PAME [1] a Perama e, infine, la firma di una decisione ministeriale per il regolare finanziamento del “partito” di Alba Dorata da parte del Ministro dell’Interno Yannis Michelakis il 6 settembre 2013, rivelano chiaramente i veri scopi delle posizioni delle istituzioni. Solo la paura che ci fosse un’esplosione anti-fascista durante gli scioperi dei lavoratori ha obbligato il governo a cambiare direzione.

Alba Dorata è una banda criminale nazista e non un altro partito politico, nemmeno uno “estremista”. Questa frase, che è stata usata per 20 anni nei documenti antifascisti, riassume la natura dell’organizzazione. Le attività criminali di Alba Dorata hanno origine nelle sue convinzioni naziste. Il loro scopo non è la persuasione politica, ma la creazione di truppe d’assalto nei quartieri e nelle strade che seminino terrore contro i migranti, gli anti-fascisti, i sindacalisti gli attivisti di sinistra e molti altri.

Nei periodi di forte crisi economica e di instabilità sociale, la potenza ottenuta da queste truppe d’assalto ha storicamente permesso ai leader fascisti di negoziare il trasferimento di potere politico ai potenti e ai ricchi. Questo tipo di progetto politico, che è il modello di Alba Dorata, implica la realizzazione di numerosi crimini, tra cui l’omicidio.

Infatti, gli avvocati che hanno firmato questo documento dichiarano in anticipo di non credere che le istituzioni possano smantellare completamente questa organizzazione nazista. Al di là delle nostre convinzioni ideologiche rispetto allo Stato di diritto e alle sue limitazioni o possibilità di democratizzazione e riforma degli apparati statali, noi siamo stati testimoni del fallimento delle istituzioni di affrontare nella pratica la minaccia fascista. È per questo che siamo convinti che solo il movimento anti-fascista dei lavoratori e dei giovani, insieme alle mobilitazioni di massa della maggioranza democratica che disprezza i neonazisti, riuscirà a eliminarli.

Questo punto di vista non significa però che adottiamo un atteggiamento di ritiro o di abbandono rispetto ai procedimenti legali esistenti contro i membri della banda nazista. Dichiariamo sin dall’inizio che durante il processo ci costituiremo parte civile contro Alba Dorata per conto del movimento anti-fascista. Nella consapevolezza che la portata dell’accusa è indebolita: dalla lunga tolleranza che lo Stato che ha mostrato verso I’azione dei neonazisti; dalle disposizioni del Codice Penale, verso cui il mondo giuridico progressista nutre delle obiezioni sostanziali; dall’erosione dei meccanismi dello Stato da parte degli attuali membri della banda nazista.

Costituirsi parte civile, comunque, permetterà al movimento anti-fascista di avere accesso in maniera indipendente ai fascicoli, di rivelare al publico i crimini commessi dalla banda, di sottoporre a contraddittorio testimoni e accusati e, infine, di condannare i colpevoli e i complici dei crimini dei nazisti di Alba Dorata

È per questo che abbiamo preso l’iniziativa pubblica di presentare la costituzione in parte civile per conto del movimento anti-fascista, in collaborazione con il movimento anti-razzista KEERFA e con la coalizione anti-fascista, con la Comunità Pakistana di Grecia, con l’Unione dei Lavoratori Migranti e con altri comitati anti-fascisti, organizzazioni e movimenti per i diritti democratici verso cui indirizziamo un appello al coordinamento. Ci rivolgiamo agli avvocati democratici e progressisti affinché ci accompagnino in questo sforzo.

Offriremo i nostri risultati all’uso dei sindacati, delle associazioni studentesche e di tutti coloro che collettivamente prendono una posizione attiva contro le azioni criminali dei nazisti di Alba Dorata.

Stiamo raccogliendo le firme di avvocati che a livello internazionale vogliono unirsi o sostenere l’iniziativa delineata in questo testo. Per aggiungere il tuo nome, per favore scrivici qui: [email protected]

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